Le vostre iniquit vi hanno separato da Dio.

Isaia 59:2


Sarebbe bene per ognuno di noi riflettere profondamente su questo verso, specialmente se diciamo di essere credenti e diciamo di conoscere Dio. L'iniquità è il peccato cioè la violazione della Legge di Dio ed è la causa della separazione da Dio ovvero l'essere sconosciuti a Dio. Non essere riconosciuti da Dio significa, poi, non poter varcare la porta del Suo Regno e, questo, è la cosa più terribile (Matt. 25). Dunque, la colpa delle chiese cristiane di oggi è l'aver abolito il concetto di violazione della Legge, il peccato, con la falsa dottrina secondo cui Gesù ha riconciliato il mondo con la Sua morte perciò ha abolito il peccato. Se così fosse, allora tutta la predicazione sul cambiamento, sul nascere di nuovo, ecc. non avrebbe senso è solo una perdita di tempo perché tanto, comunque sia, se rubiamo o uccidiamo o commettiamo abominazioni saremo sempre salvati.

Se lo Spirito di Dio ha voluto che si scrivesse in modo chiaro cosa è il peccato, vuol dire che chi ancora oggi viola deliberatamente la Legge di Dio commette peccato e rimane separato da Lui. E per essere ancora più espliciti: "Colui dunque che sa fare il bene, e non lo fa, commette peccato" (Giac 4:17). Chi è che non sa cosa significa fare del bene?

Da quando Isaia scrisse questo verso fino ad oggi l'uomo non è cambiato, anzi oggi è più che mai lontano da Dio e la sua condizione peccaminosa ogni giorno aumenta a dismisura. La falsità, l'ingiustizia, la miseria, la violenza, la trasgressione, l'immoralità, le oppressioni e le persecuzioni sono in continuo aumento. Stiamo entrando velocemente in quella grande tribolazione di cui ha parlato nostro Signore Gesù.

La verità è calpestata e nel mondo sta scomparendo mentre chi non partecipa al sistema e all'andazzo del mondo non è considerato ed è emarginato, e se accenna a qualche reazione viene abbandonato ad essere spogliato del poco che ha e, se possibile, eliminato. Gli oppositori non sono tollerati. Ma il Signore non è né sordo né lontano, Egli vede e conosce ogni pensiero prima ancora che l'uomo lo partorisca in sé. Gesù, il Re dei re, sta per agire per dare a ciascuno secondo le proprie opere, nulla può rimanere nascosto a lungo, tutto sarà svelato.

Dio non è una opzione che consideriamo solo quando pensiamo di aver bisogno; l'uomo è un malato cronico ed ha bisogno sempre dell'aiuto di Dio.

Se solo si pensasse che la vita è stata creata per la Sua volontà, perciò è un dono, e tutti ne fossimo veramente consapevoli, sicuramente avremmo profonda riconoscenza e amore vero verso di Lui e cammineremmo con l'autore della nostra vita cercando di non arrecare danno al prossimo.

L'uomo con i suoi "se" e i suoi "ma" cerca sempre una prova se veramente Dio esiste e se la Sua Parola scritta sia vera oppure no; anzi a volte si crede così intelligente e superiore a Dio che cerca in tutti i modi di correggere la verità a un suo vantaggio per stabilire la propria.

È, dunque, a causa della malvagità dell'uomo che Dio permette il male; pertanto, l'uomo non ancora convertito rimane separato dall'Eterno DIO. Oggi son in pochi coloro che seguono la giusta via e sono considerati dei pazzi perché credono ancora in un Dio che non si sente e non si vede, un Dio che non ha mantenuto la Sua promessa: il Suo tanto atteso ritorno.

Una cosa è certa: Egli verrà. Non sappiamo quando, ma verrà certamente e allora si vedrà in quel giorno chi sarà conosciuto dal Signore e chi no, chi entrerà nel Regno e chi rimarrà fuori quando la porta sarà chiusa!

Beato oggi chi cammina con il vero Dio, fa la Sua volontà e mette in pratica la Sua Parola, perché non sarà mai separato dal Suo amore.




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